Aggiornamento pagamenti INPS di fine febbraio 2023: RdC, Assegno Unico, NASpI e pensioni

Dopo le elaborazioni del 23 febbraio, sono previsti per il 27 i pagamenti INPS della ricarica ordinaria di febbraio per Reddito e Pensione di Cittadinanza.
Le ricariche arriveranno a chi ha avuto un esito positivo dall’elaborazione. Infatti, sono diverse le domande decadute o revocate per varie ragioni. Dal superamento della soglia dei requisiti, alle incongruenze o omissioni dell’ISEE, alla mancata presenza al centro impiego. Fino alle incongruenze rispetto a quello che risulta dall’anagrafe nazionale.
Allo stesso modo, anche chi ha ricevuto l’elaborazione di febbraio 2023 con esito positivo, ha trovato, in alcuni casi, un importo differente. Le ragioni della variazione possono essere molteplici. Si legano principalmente alla variazione del reddito familiare e alle prestazioni assistenziali che si ricevono nel corso di questo 2023. Mentre, non mancano problemi legati all’ISEE, ad esempio, il mancato inserimento all’interno della DSU del contratto di affitto. Pertanto, la prima cosa da fare è controllare com’è stata elaborata la ricarica dal sito INPS e verificare quali elementi possono aver influito sul calcolo.
Pagamenti INPS febbraio 2023: AUU integrato su Rdc e a domanda
L’esito dell’elaborazione ha anche un risvolto che interessa l’Assegno Unico per i figli integrato su RdC. Perciò, chi ha trovato RdC terminato, dovrà presentare la domanda di Assegno Unico e Universale entro la fine del mese di febbraio. In tal modo, potrà continuare a ricevere la prestazione su IBAN senza soluzione di continuità. Al contrario, in caso di domanda decaduta o revocata, bisognerà presentare la domanda di Reddito o Pensione di Cittadinanza dal mese di marzo 2023.
Per quanto riguarda l’Assegno Unico e Universale a domanda, dopo il ritardo iniziale e il successivo sblocco, i pagamenti stanno continuando ad arrivare anche per i primi giorni di marzo. Si tratta di pagamenti su cui dovrebbero confluire le maggiorazioni della legge di bilancio 2023 e l’adeguamento al costo della vita. Però, contrariamente a quanto indicato, INPS fa sapere tramite i suoi social che il conguaglio relativo al mese di gennaio e che inizialmente era previsto a febbraio, sarà pagato a marzo.
Tuttavia, sono tanti i casi in cui non si è ricevuto nessun aumento. Anzi, molti dichiarano di aver trovato a febbraio un importo di Assegno Unico e Universale inferiore. Una possibile ragione potrebbe essere che questa rata sia stata calcolata sulla base dell’ISEE 2023, invece che del 2022. Nel caso, è bene contattare INPS per conferma.
Pagamenti NASpI
Molti pagamenti stanno arrivando con un po’ di ritardo rispetto al solito. Mentre, alcuni lamentano di non avere ancora la disposizione di pagamento. Una delle possibili cause di questa scomparsa potrebbe essere la mancata comunicazione all’INPS dei redditi presunti entro il 31 gennaio 2023, che ha portato alla sospensione dei pagamenti.
Lo ribadisce lo stesso Istituto con il messaggio n. 790, in cui ricorda che, per far sbloccare i pagamenti, chi ha presentato la comunicazione del reddito presunto nel 2022 dovrà presentarla di nuovo per il 2023 anche se questo reddito dovesse essere 0.
Pagamenti INPS febbraio 2023 pensioni: Quota 103
Con il messaggio INPS n. 754, l’Istituto fa sapere di aver completato le procedure che servono per la presentazione e la gestione della domanda della pensione flessibile anticipata, più comunemente nota come quota 103. Si tratta del sistema di anticipo pensionistico introdotto dalla legge di bilancio 2023, a cui si può accedere con almeno 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi.