AGRICOLTURA: GIOVANI PIÙ DIGITALI E COMPETITIVI

AGRICOLTURA: GIOVANI PIÙ DIGITALI E COMPETITIVI

AGRICOLTURA: GIOVANI PIÙ DIGITALI E COMPETITIVI

Dal rapporto ISMEA-RRN (rete rurale nazionale) sui giovani agricoltori è emerso che negli ultimi 10 anni, nelle aree rurali italiane, il numero dei giovani è quasi dimezzato, mentre le imprese a conduzione giovanile in agricoltura, mostrano una lieve crescita negli ultimi 5 anni.

Lo studio, basato sui dati più aggiornati dal Nuovo Censimento dell’Agricoltura dell’ISTAT, evidenzia che le aziende condotte da giovani presentano un grado maggiore di competitività, produttività, propensione all’innovazione e orientamento al mercato. A fine 2021 si contano 56.172 imprese agricole condotte dalle nuove generazioni, con una crescita dello 0,4% all’anno negli ultimi 5 anni. Analizzando i dati dell’ultimo Censimento dell’ISTAT, i giovani agricoltori risultano più formati (49,7% dei capi azienda giovani ha un diploma di scuola superiore e il 19,4% una laurea), le aziende da loro condotte sono più grandipiù orientate al mercato e il loro livello di digitalizzazione è il doppio dell’agricoltura nel complesso. Sempre più giovani applicano il modello di agricoltura multifunzionale, passando da semplice produttore di derrate alimentari a creatore di servizi e generatore di valore per il territorio rurale. Infatti, l’incidenza dei giovani nelle aziende con altre attività connesse sale del 19%.

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Fabio Del Bravo, responsabile della Direzione Servizi per lo sviluppo rurale dell’Ismea, durante l’evento “Terra Madre“, ha affermato che coinvolgere i giovani nel settore agricolo è un obiettivo della Politica Comune Europea e una sfida per l’Italia ed è convinto che una maggiore presenza di giovani agricoltori sia necessaria per il rinnovamento del settore agricolo. Infine, Giorgio Venceslai, Responsabile Servizi per le imprese di ISMEA, conferma il pieno appoggio dell’istituto ai giovani imprenditori agricoli. L’obiettivo è contribuire al processo di turnover generazionale, per mantenere in vita e sviluppare ulteriormente il settore agricolo e le aree rurali del Paese.

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