APE SOCIALE 2022: TUTTE LE NOVITÀ

APE SOCIALE E LE SUE NOVITÀ
La manovra finanziaria ha provveduto ad inserire nell’elenco delle mansioni particolarmente gravose, ulteriori lavori al fine semplificare l’accesso a tale misura da parte dei disoccupati, ai quali non è più chiesta la conclusione da almeno tre mesi della prestazione di disoccupazione.
Consegue una stima che prevede l’accesso all’Ape sociale per il 2022 di circa 21.200 soggetti ed una spesa lorda di almeno 141,4 milioni nel 2022, di 275,0 milioni nel 2023, di 247,6 milioni nel 2024, di 185,2 milioni nel 2025, di 104,5 milioni nel 2026, di 16,9 milioni nel 2027, per un totale complessivo di 970,6 milioni.
In cosa consiste l’Ape sociale?
In una indennità, versata fino al conseguimento dei requisiti pensionistici di anzianità in favore di quei soggetti che versano in particolari condizioni.
Beneficiari ne sono i soggetti con un’età anagrafica minima di 63 anni e che versano in una di queste situazioni:
- soggetti disoccupati per cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento o dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Il soggetto deve avere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. Lo stato di disoccupazione si prefigura anche per la scadenza del termine di un rapporto di lavoro a tempo determinato: ciò a condizione però che il soggetto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, abbia lavorato per un periodo di lavoro di almeno 18 mesi;
- soggetti che hanno cura da almeno sei mesi del coniuge o di un parente fino al secondo grado di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano 70 anni o anch’essi patologie invalidanti o deceduti o mancanti, a condizione di possedere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% (accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile) e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- lavoratori dipendenti che effettuano specifiche attività lavorative gravose da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette, e hanno un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.
La legge di Bilancio introduce 23 professioni in più sulla base della classificazione ISTAT che si vanno ad aggiungere alle 15 già comprese nell’allegato C alla legge n. 232/2016 come modificato dalla legge n. 205/2017.
Per le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti per l’accesso all’APE sociale, pari a 12 mesi per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni.
Si è poi inoltre, stabilito che per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta il requisito dell’anzianità contributiva necessario è di almeno 32 anni.
Per il tempo che intercorre tra il momento del pensionamento e il compimento del requisito statutario per l’uscita di vecchiaia il soggetto percepirà un’indennità di importo pari al valore dell’assegno pensionistico calcolato in quel momento ,non superiore a 1.500 euro lorde al mese, venendo meno tale diritto all’indennità al momento del raggiungimento dei requisiti per il pensionamento anticipato.
L’indennità è percepibile contestualmente alla percezione di redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite massimo di 8.000 euro annui e di redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite di 4.800 euro annui.
Tale misura non può essere percepita contestualmente alla NASPI e ad altre prestazioni per la disoccupazione. Per i dipendenti pubblici che richiedono l’accesso alla misura dell’Ape sociale si prevede che i termini di pagamento delle indennità di fine servizio inizino a decorrere dal raggiungimento del requisito anagrafico previsto per il pensionamento di vecchiaia.
Per poter ricorrere all’Ape sociale si hanno tre termini di scadenza da rispettare: del 31 marzo, 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre.
Le domande presentate oltre i suddetti termini di scadenza ed entro il 30 novembre saranno prese in considerazione esclusivamente se, all’esito del monitoraggio delle domande presentate entro i termini suindicati, residuano le necessarie risorse finanziarie.
Come va presentata la domanda per l’Ape Sociale?
L’accesso al beneficio comprende due momenti.
Mediante patronato o direttamente dall’interessato tramite portale web dell’Ente previdenziale obbligatorio, se in possesso delle credenziali di accesso, quali il codice Pin dispositivo, la carta nazionale dei servizi o identità unica digitale Spid di secondo livello. L’INPS si pronuncerà sull’accoglimento o meno sul rigetto della domanda.
Solo dopo avere ottenuto la certificazione necessaria si potrà inoltrare la domanda per l’accesso al beneficio.
Quali le professioni gravose sulla base della classificazione Istat?
- 1)Professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
- 2)Tecnici della salute;
- 3)Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
- 4)Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
- 5)Operatori della cura estetica;
- 6)Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati;
- 7)Artigiani, operai specializzati, agricoltori;
- 8)Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
- 9)Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
- 10)Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
- 11)Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
- 12)Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e perla fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
- 13)Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
- 14)Conduttori di mulini e impastatrici;
- 15)Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
- 16)Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
- 17)Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- 18)Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
- 19)Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
- 20)Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
- 21)Portantini e professioni assimilate;
- 22)Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
- 23)Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.