ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE: ECCO I DATI DELL’OSSERVATORIO INPS

ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE: ECCO I DATI DELL’OSSERVATORIO INPS
8,9 miliardi di euro per quasi 9 milioni è mezzo di figli è il bilancio stilato da INPS rispetto ai primi 7 mesi di vita dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. L’osservatorio tiene conto anche dei nuclei familiari percettori di reddito e pensione di cittadinanza.
Dall’osservatorio risulta che la maggior parte della spesa erogata finora è stata indirizzata ai nuclei familiari non percettori RdC, circa 8,5 miliardi di euro su 8,9, rispetto a una platea di 8,8 milioni di figli beneficiari. L’importo medio, che si basa principalmente sul valore dell’ISEE, è di circa 145 euro a figlio.
Invece, i nuclei familiari percettori di RdC ad aver ricevuto almeno una mensilità di Assegno Unico integrato, da marzo a settembre, sono stati circa 476 mila, per un totale di 804 figli. Per queste famiglie, il pagamento dell’Assegno Unico è stato soggetto a integrazione, ovvero dall’Assegno Unico teoricamente spettante è stata sottratta la quota di RdC che già si riceve per i figli. Di conseguenza, l’importo mensile risulta in media di circa 166 euro non per figlio, ma per nucleo familiare.
È importante ricordare che l’importo dell’Assegno Unico per figlio dipende dal valore dell’ISEE e parte da un minimo di 50 euro per gli ISEE oltre 40 mila euro o se non è stato presentato, a un massimo di 175 per figlio minore per chi ha un ISEE al di sotto dei 15 mila euro. Risulta interessante come quasi la metà dei beneficiari dell’Assegno Unico, circa il 46%, si trovi ad avere un ISEE al di sotto dei 15 mila euro, mentre circa il 20% dei figli fa parte di famiglie che non hanno presentato l’ISEE.
Quasi la metà dei figli che ricevono l’Assegno Unico si trovano al Nord, circa il 46%, ma con importi tendenzialmente più bassi in quanto il valore dell’ISEE è più alto. Per lo stesso principio, l’importo medio dell’Assegno Unico è alto al Sud, ma interessa un numero minore di figli. Ad esempio, la provincia autonoma di Bolzano è il territorio in cui si registra il valore medio per figlio più basso, pari a circa 133 euro. Invece, in Calabria c’è il valore mediamente più alto e cioè circa 167 euro a figlio.