Assegno Unico su RdC Gennaio: Le novità su aumenti, bonus asilo nido e maternità dei comuni 2023

Assegno Unico su RdC Gennaio: Le novità su aumenti, bonus asilo nido e maternità dei comuni 2023

Mentre diversi percettori RdC attendono ancora l’elaborazione ordinaria di febbraio, sono comparse le prime elaborazioni dell’Assegno Unico e Universale su RdC di gennaio 2023. E non solo! Ci sono novità anche per quel che riguarda il bonus asilo nido e la maternità dei comuni.

Assegno Unico su RdC gennaio 2023

Sono iniziate le elaborazioni dell’Assegno Unico su RdC di gennaio 2023. Attenzione perché, almeno per il momento, sembrerebbe che su questa elaborazione di Assegno Unico su Rdc di gennaio 2023 non sia stato applicato il celebre conguaglio di fine anno. Infatti, sul Reddito di Cittadinanza è previsto per marzo, né la rivalutazione o gli aumenti legati alla legge di bilancio. Ma, per avere la conferma, bisogna attendere la conclusione delle elaborazioni dell’Assegno Unico su RdC di gennaio 2023. È bene, infatti, controllare cosa risulta dalla propria pagina del sito INPS in merito all’Assegno Unico su Rdc di gennaio 2023.

Bonus asilo nido 2023

Sono finalmente aperte le procedure per il bonus asilo nido del 2023. Si tratta di un bonus che spetta alle famiglie con figli fino a tre anni che frequentano l’asilo nido oppure ricevono forme di assistenza domiciliare per gravi patologie croniche. Il bonus asilo nido 2023 si configura come una sorta di rimborso rispetto alle rette pagate e l’importo cambia in base all’ ISEE Minorenni della famiglia.

L’importo del bonus asilo nido 2023 va da un minimo di 1.500 euro per gli ISEE Minorenni oltre 40 mila euro, fino a un massimo di 3.000 euro per gli ISEE al di sotto dei 25 mila euro. Questi importi sono da considerare annuali e vanno frazionati in 11 mensilità.

È possibile presentare le domande per il bonus asilo nido 2023 dal sito INPS oppure tramite patronato. Lo stesso vale per le fatture di pagamento necessarie a ottenere il rimborso. La domanda va presentata dal genitore che paga la retta e lo strumento di pagamento su cui ricevere il bonus deve essere intestato sempre a lui.

Maternità dei comuni 2023

Aumentano gli importi per la cosiddetta maternità dei comuni 2023. Si tratta di quell’assegno che spetta alle madri o ai genitori affidatari che non sono coperti da tutela previdenziale obbligatoria. Come altre prestazioni, anche la maternità dei comuni viene adeguata ogni anno al costo della vita.

L’importo massimo per la maternità dei comuni 2023 sale a 383,45 euro al mese, per un massimo 5 mensilità, per un totale di 1.917,30 euro. Oltre ai vari requisiti di residenza e così via, per fare domanda sarà necessario avere un ISEE massimo di 19.185 euro. La domanda per la maternità dei comuni 2023 va presentata entro 6 mesi dalla data del parto. Inoltre, la maternità dei comuni è una delle prestazioni che entra “in contrasto” con il Reddito o la Pensione di Cittadinanza diminuendo l’importo della ricarica.

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