ASSEGNO UNIVERSALE: COSA BISOGNA SAPERE RIGUARDO LA NORMA “PONTE”

ASSEGNO UNIVERSALE: COSA BISOGNA SAPERE RIGUARDO LA NORMA “PONTE”

ASSEGNO UNIVERSALE: COSA BISOGNA SAPERE RIGUARDO LA NORMA “PONTE”

Nella norma “ponte” rientrano anche i lavoratori dipendenti attualmente esclusi dagli assegni al nucleo per ragioni di reddito familiare e i beneficiari del reddito di cittadinanza che non percepiscono l’assegno familiare.

La Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, con l’approfondimento dell’11 giugno 2021 si è soffermata sulla disciplina della misura “ponte” che, allo stato attuale, accompagnerà le famiglie alla vera e propria entrata a regime dell’Assegno universale e unico.

1. REQUISITI

Per accedere all’assegno ponte, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso di un Isee inferiore a 50mila euro annui
Il richiedente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, dovrà essere in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
  • essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
  • non avere diritto a percepire l’assegno per il nucleo familiare.

Attenzione: l’assegno viene corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’Isee. 

Gli importi si riducono al crescere del livello dell’Isee, ma si andrà comunque da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio:

  • se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30%;
  • per ciascun figlio minore con disabilità gli importi sono maggiorati di 50 euro.

Attenzione: il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.

L’assegno sarà garantito con Isee fino a 50mila euro; in tal caso l’assegno mensile sarà di 30 euro per nuclei con due figli e di 40 per quelli con tre.

2. DOMANDA

Per ottenere il nuovo assegno bisognerà presentare domanda online all’INPS secondo le regole che saranno fissate dall’Istituto lentro il 30 giugno
Il sussidio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa. Per le richieste pervenute entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.

Attenzione: l’erogazione avverrà con bonifico bancario direttamente sul conto corrente. In caso di affido condiviso dei minori l’assegno sarà accreditato al 50% sull’Iban di ciascun genitore.

3. INCREMENTO

Per coloro che percepiscono gli assegni familiari, il decreto legge ha previsto una maggiorazione, a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, degli importi mensili dell’assegno per il nucleo familiare già in vigore, pari a:

  • 37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli;
  • 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.