BONUS EDILIZI AL GIRO DI BOA

BONUS EDILIZI AL GIRO DI BOA
La maggioranza punta a perfezionare un accordo al fine di fornire le prime concrete risposte alle richieste, ormai sottoscritte da tutte le forze politiche, di rivedere e, se possibile, eliminare i troppi vincoli che il Governo vuole introdurre al superbonus del 110% con la legge di Bilancio. Circa la cancellazione al tetto Isee di 25mila euro per consentire alle persone fisiche di poter effettuare interventi di efficientamento energetico o di messa in sicurezza delle unità unifamiliari (per la cronaca, villette), vi è stato l’accordo di tutti ed il Governo, di conseguenza, sarebbe pronto a rivedere quanto a priori già statuito.
La sottosegretaria all’Economia, Alessandra Sartore, ha affermato che sul superbonus «si sta finalizzando una sintesi per arrivare a modifiche condivise». Il Mef nella giornata del 9 dicembre ha fornito le sue indicazioni partendo dalla valutazione dei costi di una completa rimozione del tetto Isee o di una sua rimodulazione a 40mila euro.
Le forze politiche intendono estendere il 110% pieno (senza tetto Isee) alle villette da giugno fino a fine 2022, con la previsione di un solo stato di avanzamento (30% e non 60%) al 30 giugno 2022. Salterebbero anche il limite della prima casa e la data di rilascio della Certificazione di inizio lavori asseverata.
Sul tavolo però altri aspetti ancora in discussione: come il bonus facciate che, secondo l’articolo 9 del disegno di legge di bilancio, dal 1° gennaio sarà accessibile per tutto il 2022 ma con una percentuale ridotta, prevedendosi dall’attuale 90% il passaggio ad un meno appetibile 60%.
Le forze di maggioranza chiedono a gran voce una proroga senza tagli di aliquota per altro anche più lunga del 2022, non trascurando però il problema delle coperture: ad esempio la proposta del Pd di una proroga di sei mesi del bonus facciate al 90% fino al prossimo 30 giugno è quantificata dagli stessi democratici in 600 milioni di euro. La stessa cifra messa disposizione dal Governo per tutte le modifiche del Parlamento al Ddl di bilancio.
Alcuni gruppi stanno valutando la possibilità di chiedere all’esecutivo di avviare altresì, proprio con questa manovra, una riorganizzazione di tutti i bonus edilizi con l’obiettivo di renderli strutturali e legandoli al Pnrr anche in un’ottica “green”.
Più facilmente percorribile sembra essere invece l’ipotesi di aggiustamento alle misure anti-frodi, ove l’obiettivo di molti gruppi parlamentari, sostanzialmente condiviso dai relatori, è quello di fissare alcune soglie sotto le quali non sarebbe richiesta l’asseverazione con l’obbligo di mettere in sicurezza le procedure in corso, non avendosi così un’applicazione retroattiva delle norme. Il governo a tal uopo non ha chiuso la porta, ma si è riservato, coperture alla mano, la possibilità di giungere a una riformulazione dei correttivi proposti dalle forze politiche. in ogni caso le indicazioni di palazzo Chigi e del Mef potrebbero arrivare non subito, ma a ridosso delle votazioni in commissione bilancio, fissate per martedì 14 dicembre.