CERTIFICAZIONE UNICA 2023: TUTTE LE NOVITÀ DEL NUOVO MODELLO

CERTIFICAZIONE UNICA 2023: TUTTE LE NOVITÀ DEL NUOVO MODELLO
L’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello per la Certificazione Unica 2023, relativo all’anno 2022.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata pubblicata la versione definitiva del modello di quest’anno con tutte le istruzioni di compilazione. Le novità non sono poche: per prima cosa, è stato aggiornato il prospetto dei familiari a carico. Questo perché con l’introduzione a marzo 2022 dell’Assegno Unico Universale e la fine delle detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, i criteri per l’attribuzione delle detrazioni sono cambiati e in alcuni casi non spettano più.
Per quanto riguarda il trattamento integrativo, l’Agenzia informa che sono state introdotte nuove modalità di attribuzione dell’ex bonus Renzi, che spetta, secondo modi e regole diverse, alle persone con redditi fino a 15 mila euro e in presenza di determinati requisiti per i redditi fino a 28 mila euro.
Novità anche per quel che riguarda la detrazione per i canoni di locazione, che spetta fino a 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro. Nel nuovo modello è stato aggiornato il set informativo, presente nelle annotazioni.
C’è, poi, il bonus carburante, cioè il caso in cui alcune aziende possono fornire ai propri dipendenti buoni carburante o simili fino a un massimo 200 euro, che non concorrono alla formazione del reddito. Visto che il bonus ha preso il via da quest’anno, all’interno della Certificazione Unica sono stati inseriti campi specifici per indicare le somme relative a questa prestazione.
È stato anche individuato un nuovo codice per indicare la quota esente dei redditi corrisposti ai docenti e ricercatori, rientrati in Italia prima del 2020 e che, al 31 dicembre 2019, hanno aderito al regime del Dl n. 78/2010. Ma nella Certificazione Unica 2023 c’è anche un nuovo codice, cioè quello creato per le somme percepite dai lavoratori con disturbi dello spettro autistico che vengono assunti dalla start-up a vocazione sociale.
Infine, da quest’anno, nella sezione relativa alla contribuzione alla previdenza complementare, è stato precisato che nella stessa dovranno essere riportati anche i dati relativi ai contributi versati ai sotto conti italiani di Prodotti Pensionistici Individuali Paneuropei (Pepp).