CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO CENTRI STORICI: COME FARE DOMANDA

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO CENTRI STORICI: COME FARE DOMANDA
L’Agenzia delle Entrate ha aperto il canale telematico per richiedere il contributo a fondo perduto dedicato al ristoro previsto dal Dl “Agosto” per il supporto agli operatori economici che esercitano attività commerciali nei centri storici a grande vocazione turistica.
Per l’invio delle domande c’è tempo fino al 14 gennaio 2021 e il pagamento delle somme avverrà con accredito diretto sul conto corrente indicato dal beneficiario. È disponibile da oggi anche la guida ad hoc “Il contributo a fondo perduto per le attività nei centri storici”, un utile strumento informativo per orientarsi al meglio con tutti i passi da seguire.
Il vademecum definisce le modalità operative per la richiesta del nuovo contributo a fondo perduto e intende fornire indicazioni utili ai soggetti aventi diritto; nella pubblicazione sono illustrate, nel dettaglio, i dati necessari affinché gli operatori economici e i loro intermediari fiscali possano valutare se siano in possesso dei requisiti necessari, effettuare il calcolo del contributo spettante, compilare l’istanza in modo completo, ricontrollarla con attenzione in tutti i suoi elementi e inviarla nei giusti tempi e modalità.
Rispetto alla platea dei beneficiari, la guida chiarisce quali sono i requisiti che occorre verificare:
- il possesso di partita Iva attiva in data antecedente al 1° luglio 2020,
- lo svolgimento di attività commerciale nei centri storici dei 29 capoluoghi di provincia o città metropolitane di cui viene fornito l’elenco,
- il calo del fatturato e corrispettivi di almeno un terzo tra giugno 2019 e giugno 2020 o, in alternativa, l’inizio attività dal 1° luglio 2019.
Con riferimento alla misura del contributo, la guida fornisce ogni elemento necessario per il calcolo di quanto ciascun operatore potrà ottenere:
- la base di calcolo consistente nel calo del fatturato,
- le percentuali previste
- l’importo minimo e massimo.
E, ancora, illustra le fasi di elaborazione e controllo, da parte dell’Agenzia, delle istanze che perverranno, a fronte delle quali i richiedenti otterranno due ricevute: quella di presa in carico e quella successiva di accoglimento, che attesta l’esecuzione del mandato di pagamento sul conto corrente intestato al richiedente.
Se l’operatore incorre in un errore, gli verrà spiegato come è possibile rimediare con un’istanza sostitutiva o con una di rinuncia.