DECRETO AGOSTO: ECCO LE MISURE IN PROGRAMMA

DECRETO AGOSTO: ECCO LE MISURE IN PROGRAMMA
Sono state reperite risorse aggiuntive per 25 miliardi di euro disponibili dopo il terzo scostamento di bilancio. Anche questo ulteriore intervento è stato finanziato in deficit e parte delle risorse saranno destinate al capitolo fiscale
I temi sono diversi e dalle dichiarazioni del Ministro delle Finanze Gualtieri sembra che nel decreto legge siano contenute anche le prime misure di avvio alla riforma fiscale dell’IRPEF.
1. SALDO E ACCONTO
Il Governo sta procedendo a riscrivere il calendario fiscale con l’intenzione di superare il meccanismo attualmente applicato che prevede, per gli autonomi, il versamento di due acconti e di un saldo: il prelievo tributario dovrà essere “spalmato in versamenti mensili o trimestrali sulla base degli incassi del periodo, ovvero dei relativi pagamenti”.
Il Fisco, però, è a conoscenza dei soli dati risultanti dalle fatture elettroniche emesse e ricevute e non è in possesso, invece, di alcuna informazione circa gli avvenuti incassi o pagamenti delle spese; si pone, dunque, il problema di comprendere come l’Agenzia delle Entrate sia in grado di entrare in possesso dei flussi finanziari. Si ipotizza che il legislatore potrebbe rendere obbligatorio per gli operatori la comunicazione degli incassi e pagamenti; se questa fosse la soluzione, ne conseguirebbe un evidente aggravio degli adempimenti per tutti i contribuenti.
2. RINVIO TASSE SOSPESE
Rinviato il termine di versamento dei tributi precedentemente sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio.
Per il momento la scadenza è fissata alla data del 16 settembre ed il versamento deve essere effettuato in un’unica soluzione, ovvero in quattro rate di eguale importo.
Il legislatore dovrebbe lasciare inalterata la scadenza del 16 settembre prossimo per il 50% del debito complessivo arretrato; sarà comunque possibile pagare la metà dell’importo a rate, ma nell’anno 2020. Invece, il pagamento del residuo 50% dovrebbe essere rinviato al successivo anno 2021.
3. CARTELLE DI PAGAMENTO
Allo stato attuale, i debiti iscritti a ruolo e risultanti dalle cartelle di pagamento sono sospesi fino al 31 agosto ed il versamento dell’arretrato dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2020.
Ora, invece, la manovra d’estate dovrebbe prevedere un altro stop fino al 31 ottobre.
Il versamento dell’arretrato, anche dovuto sulla base di piani di rateazione le cui rate sono scadute, dovrebbe essere rinviato fino al termine del mese di novembre.
4. MISURE SUL LAVORO
Una parte del finanziamento in deficit dovrebbe essere destinato ad una serie di misure riguardanti il lavoro.
In particolare:
- dovrebbe essere previsto uno sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Lo sgravio dovrebbe azzerare del tutto i contributi dovuti;
- una misura analoga dovrebbe essere prevista per quelle imprese che rinunciano alla cassa integrazione, richiamando in servizio i lavoratori:
- infine, dessere rifinanziata per 18 settimane la cassa integrazione, ma questa volta con un meccanismo selettivo.