DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2021: 2×1000 PER ASSOCIAZIONI CULTURALI

DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2021: 2×1000 PER ASSOCIAZIONI CULTURALI

DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2021: 2×1000 PER ASSOCIAZIONI CULTURALI

Prevista una nuova destinazione del 2×1000 nella dichiarazione dei redditi 2021, in favore di associazioni culturali che hanno visto nel corso del 2020 una notevole riduzione delle loro Entrate, a causa delle sospensioni di attività in presenza.

1. NORMATIVA

L’introduzione della nuova destinazione è stata prevista dall’art. 97-bis del decreto Agosto, il quale dispone che, per l’anno finanziario 2021, con riferimento al precedente periodo d’imposta, ciascun contribuente può destinare il due per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un’associazione culturale iscritta in un apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

2. REQUISITI E BENEFICIARI

Destinatarie della misura, sono le associazioni senza scopo di lucro identificate nel libro I del codice civile che:

  • abbiano, secondo il rispettivo atto costitutivo o statuto, la finalità di svolgere e/o promuovere attività culturali
  • risultino esistenti da almeno cinque anni al momento della presentazione della domanda.

3. DOMANDA ASSOCIAZIONI 

Le associazioni interessate dovevano presentare domanda di iscrizione, entro il 26 aprile 2021, esclusivamente per via telematica, mediante procedura accessibile dal sito del ministero  della Cultura

Alla domanda andava allegata, pena esclusione dall’elenco:

  • una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, sottoscritta dal rappresentante legale dell’ente richiedente, relativa al possesso dei requisiti previsti;
  • una relazione sintetica descrittiva riguardante la promozione di attività culturali svolta nell’ultimo quinquennio, insieme alla copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante e copia dell’atto costitutivo e dello statuto.

Stesso termine è stabilito per le associazioni già incluse nell’elenco previsto dal Dpcm 21 marzo 2016 che dovevano confermare, pena esclusione dallo stesso elenco, la sussistenza dei requisiti previsti, mediante apposita dichiarazione, esclusivamente per via telematica, utilizzando la procedura accessibile dal sito del ministero della Cultura. 

Inoltre, la normativa prevede che:

  • entro il 10 maggio 2021, il ministero della Cultura rediga e pubblichi sul proprio sito l’elenco degli enti indicando per ciascuno di essi denominazione, sede e codice fiscale;
  • entro il 21 maggio 2021 il legale rappresentante dell’ente beneficiario può chiedere la rettifica di eventuali errori di iscrizione;
  • entro il 10 giugno 2021, a seguito della rettifica degli eventuali errori di iscrizione, il ministero della Cultura trasmette gli elenchi definitivi relativi ai soggetti ammessi al riparto e a quelli esclusi alla presidenza del Consiglio dei ministri per la pubblicazione sul proprio sito e all’Agenzia delle entrate per la determinazione degli importi spettanti a ciascuna associazione in base alle scelte effettuate dai contribuenti.

Le associazioni già presenti nell’elenco redatto ai sensi del Dpcm 21 marzo 2016 che non presentano la dichiarazione di sussistenza dei requisiti sono cancellate dall’elenco con decreto del direttore generale bilancio del ministero della Cultura.

4. DESTINAZIONE 2×1000

Ogni contribuente, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi 2021, relativa al periodo d’imposta 2020, può effettuare la scelta di destinare il 2‰ dell’Irpef in favore di una delle associazioni culturali ammesse al riparto, utilizzando la scheda contenuta nella Certificazione unica, nel modello 730-1 in caso di presentazione di tale modello o in Redditi Pf. La scelta viene espressa:

  • indicando il codice fiscale dell’associazione destinataria;
  • apponendo la firma nell’apposito riquadro presente nella scheda.

Ogni contribuente può indicare una sola associazione per la destinazione del 2‰ della propria imposta sul reddito delle persone fisiche.

Attenzione: la scelta di destinazione del due per mille dell’Irpef non è alternativa alle scelte di destinazione:

  • dell’8‰ dell’Irpef allo Stato o a un’istituzione religiosa
  • del 5‰ dell’Irpef per finalità di interesse sociale, incluse le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali
  • del 2‰ dell’Irpef  in favore di un partito politico.

Infine, si precisa che non sono erogate le somme di importo complessivo inferiore a 12 euro, che verranno ripartite, in proporzione al valore complessivo delle destinazioni dirette espresse dai contribuenti, tra le associazioni culturali a cui spettano somme di importo superiore a 12 euro.