DL RILANCIO: AGEVOLAZIONI SANIFICAZIONE AMBIENTI DI LAVORO

DL RILANCIO E AGEVOLAZIONI PER LA SANIFICAZIONE E L’ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Ampliata la platea dei possibili beneficiari delle agevolazioni, dal bonus per la sanificazione a quello per l’adeguamento dei luoghi di lavoro.
BONUS SANIFICAZIONE RIVISITATO
Il legislatore ha ripreso il credito d’imposta previsto in favore degli esercenti attività d’impresa, arte o professione che effettuano la bonifica dei propri ambienti e strumenti di lavoro.
Lo sconto fiscale fissato, in prima battuta, al 50% delle spese sopportate quest’anno, con il Dl “Rilancio” passa al 60% e, se prima l’asticella del tetto massimo su cui applicarlo si era fermata a 20mila euro, ora si innalza fino a 60mila euro per ciascun beneficiario.
Il bonus si applica alle spese sostenute per l’acquisto di:
- prodotti detergenti e disinfettanti
- dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione, calzari, termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea
- strumenti idonei a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, con incluse le eventuali spese di installazione.
Il credito d’imposta, utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui la spesa è sostenuta o in compensazione tramite F24, inoltre, non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap.
BONUS PER L’ADEGUAMENTO DEI LUOGHI DI LAVORO
Importantissimo il nuovo credito d’imposta per l’adeguamento, anche strutturale, dei luoghi di lavoro. Il Dl “Rilancio” inaugura una nuova agevolazione sempre dedicata agli stessi destinatari (imprenditori, lavoratori autonomi, associazioni, fondazioni e alti enti privati con attività aperte al pubblico), ma concentrata su un’altra tipologia di interventi, quelli relativi all’adeguamento dei luoghi di lavoro nel rispetto delle prescrizioni tese a contenere il contagio epidemiologico.
Si tratta degli interventi edilizi necessari al rifacimento delle aree comuni (ingressi, spogliatoi, mense, spazi medici, eccetera) e anche all’acquisto di arredi di sicurezza, di strumenti e tecnologie innovativi e di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.
La misura del credito d’imposta, come per la sanificazione, è fissata al 60% delle spese sostenute nel 2020, ma in questo caso, il limite agevolabile sale a 80mila euro. Il credito d’imposta, che è cumulabile con altre agevolazioni previste per le stesse spese, e comunque nel limite dei costi sostenuti, è utilizzabile nel 2021 esclusivamente in compensazione tramite F24.
IVA SULLE CESSIONI
Cancellata l’Iva sulle cessioni, effettuate entro il 31 dicembre 2020, di beni utili al contenimento dell’epidemia da coronavirus.
Tra questi, oltre alle strumentazioni medico ospedaliere salvavita anche le mascherine chirurgiche Ffp2 e Ffp3 e gli articoli di abbigliamento protettivo, come guanti, visiere, calzari, nonché la strumentazione per diagnostica per Covid-19. Dal 2021, invece, l’imposta tornerà con l’aliquota ridotta al 5 per cento.