FATTURA ELETTRONICA 2020: DIVIETO PER PRESTAZIONI SANITARIE

Anche nel 2020 sarà in vigore il divieto di emettere fatture elettroniche tramite lo SdI per le prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche.

Il divieto riguarda  gli operatori tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, ai fini della redazione della dichiarazione dei redditi precompilata. E cioè:  le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico – Irccs, i policlinici universitari, le farmacie pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari. Infine, gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

I dati che vengono trasmessi al Sistema TS sono utilizzati solo dalle pubbliche amministrazioni con lo scopo di garantire l’applicazione delle norme in materia tributaria e doganale.

 Il divieto di emettere fatture elettroniche vale anche per gli operatori che non sono tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. Come ad esempio : podologi, fisioterapisti logopedisti. Infatti, è rilevante ai fini della operatività del divieto, l’avere effettuato una prestazione sanitaria nei confronti di una persona fisica. Quindi, un medico che deve fatturare delle visite ai dipendenti per conto dell’azienda dovrà trasmettere una fattura elettronica all’azienda stessa.

Le prestazioni sanitarie dovranno essere documentate con fatture in formato cartaceo o in formato elettronico,  senza utilizzare lo SdI come canale di invio. Dal 1° luglio 2020, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS devono rispettare l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi esclusivamente mediante memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri al Sistema TS.