FLOROVIVAISMO ITALIANO: L’INFLAZIONE FA CALARE LE VENDITE

FLOROVIVAISMO ITALIANO: L’INFLAZIONE FA CALARE LE VENDITE

FLOROVIVAISMO ITALIANO: L’INFLAZIONE FA CALARE LE VENDITE

L’aumento dei prezzi non sembra avere intenzione di rallentare, un problema che accomuna numerosi settori, tra i quali il florovivaismo italiano che, con le sue 24 mila imprese, si ritrova a pagare doppio il prezzo della crisi economica.

Il settore florovivaistico, oltre a dover fronteggiare il caro prezzi di produzione (+74%) e i rincari su fertilizzanti (+170%) ed energia (+120%), ha anche il problema dell’inflazione all’8% ed il calo graduale delle vendite. L’Italia è il terzo Paese Ue per produzione di piante e fiori; infatti, nel 2021 ha raggiunto livelli importanti con un aumento delle vendite del 5% e l’export che ha segnato il record di un miliardo.

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Da marzo 2022, però, a causa del conflitto Russia-Ucraina, si è registrata una flessione del 4% non semplice da recuperare visto che non si tratta di beni di prima necessità, ma che comunque stanno risentendo dell’aumento di materie prime come sementi, piantine e imballaggi, per non parlare della siccità che ha portato danni a oltre il 30% della produzione. Infine, il comparto Florovivaisti italiani ha affermato che per contrastare il crollo definitivo del settore bisogna salvaguardare la qualità del prodotto Made in Italy e Ue e propone di creare una programmazione per il mercato, dato che la domanda c’è e cresce ogni anno del 15%.