Infortunio sul lavoro: 30% di denunce in meno – I dati INAIL

Dal nuovo report INAIL emerge che le denunce di infortunio sul lavoro e malattie professionali sono diminuite del 30% in un solo anno.
I dati raccolti dall’INAIL in tema di infortuni e malattie professionali sono pubblicati nella sezione “Open data” del sito dell’Istituto e sono relativi al solo mese di gennaio 2023. L’INAIL sottolinea che si tratta di dati provvisori e che, per avere un quadro più completo della situazione, bisognerà attendere i prossimi mesi, quando i trend si saranno delineati e saranno pervenute anche le eventuali denunce tardive di infortunio.
Denunce sul lavoro INAIL
Complessivamente, a gennaio di quest’anno, sono state presentate all’INAIL 39.493 denunce di infortunio sul lavoro, in calo rispetto allo stesso mese del 2022, quando le denunce erano state 57.583. La riduzione riguarda anche i casi avvenuti in occasione di lavoro (-36,1%), passati dai 53.637 del 2022 ai 34.248 del 2023. Mentre, per quelli in itinere, cioè avvenuti lungo il tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, si è registrato un aumento del 32,9%, da 3.946 a 5.245. Nel primo mese del 2023, il numero degli infortuni sul lavoro denunciati registra un -39,7% nella gestione industria e servizi, un +6,3% in Agricoltura e un +45,4% nel Conto Stato.
A livello geografico, l’INAIL evidenzia un calo delle denunce in tutto il Paese, soprattutto nel Nord-Ovest (-44,5%), seguito dal Sud (-32,0%), dalle Isole (-26,3%), dal Centro (-26,0%) e dal Nord-Est (-17,2%). Le regioni con i maggiori decrementi in percentuale sono Piemonte, Liguria e Campania. Gli aumenti, invece, si registrano nella provincia autonoma di Bolzano e in Calabria.
Il calo che emerge tra gennaio 2022 e gennaio 2023 riguarda sia le donne (-48,0%) sia gli uomini, anche se in misura minore (-14,5%). Inoltre, il decremento riguarda sia i lavoratori italiani (-34,5%) sia quelli comunitari (-26,8%) ed extracomunitari (-9,3%). La flessione è generalizzata in tutte le fasce di età, tranne tra gli under 20 e gli over 74 anni.
Passando alle denunce di malattia professionale protocollate dall’INAIL, nel primo mese del 2023 c’è stato un +44,3% rispetto allo stesso mese del 2022. Nelle gestioni industria e servizi l’incremento è stato del +44,8%, in Agricoltura +39,1% e Conto Stato +129,4%. L’aumento delle denunce raggiunge percentuali più alte al Nord-Ovest (+65,4%), Centro (+58,7%), Sud (+44,1%), Nord-Est (+37,3%) e Isole (+8,3%).
Nel mese di gennaio, ci sono state in totale 926 denunce di malattia professionale per i lavoratori (+37,0%), e 534 in più per le lavoratrici (+67,4%). L’aumento coinvolge sia i lavoratori italiani (+42,1%), sia quelli comunitari (+ 21,1%), sia quelli extracomunitari (+107,9%).
Stando ai dati INAIL, le prime tre malattie professionali denunciate riguardano patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio, seguono malattie respiratorie e tumori. Infine, in merito alle denunce di infortunio sul lavoro con esito fatale, nel mese di gennaio 2023, ne sono state registrate 43, tre in meno rispetto alle 46 registrate nel primo mese del 2022.