INPS: CHIARIMENTI SU VACCINAZIONI E INCARICHI A MEDICI PENSIONATI

INPS: CHIARIMENTI SU VACCINAZIONI E INCARICHI A MEDICI PENSIONATI
L’Istituto ha fornito chiarimenti riguardo la compatibilità tra trattamento pensionistico ed incarico ai medici richiamati per le vaccinazioni nel contesto dell’emergenza da Covid-19.
In particolare, nel caso di medici titolari di assegno pensionistico di vecchiaia o anticipata, che si rendono disponibili per somministrare le vaccinazioni attraverso un incarico di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, sottoscritto con le Aziende sanitarie, viene chiarito che ciò è possibile senza incorrere nella sospensione della pensione, a condizione che l’incarico sia assegnato:
- ai sensi dell’art. 2 bis del DL 18/2020 convertito dalla legge 24/4/20 n. 27,
- comunque non oltre il 31 dicembre 2021.La compatibilità opera anche per i titolari di pensione con quota 100 che siano ancora al di sotto dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, al raggiungimento della quale reddito pensionistico e altro reddito da lavoro diventa cumulabile.
Quindi, in sintesi, i redditi che provengono dallo specifico incarico attribuito sono pienamente compatibili con la titolarità di una pensione:
- di vecchiaia,
- anticipata,
- quota 100.
Si specifica, poi, che per i medici che operano con contratto di somministrazione, valgono i principi della cumulabilità con la pensione di vecchiaia e con quella anticipata e dell’incumulabilità con la pensione quota 100.
Attenzione: l’art. 3 bis del DL 2/2021, convertito in legge n. 29/2021, disciplina le situazioni di richiamo dei medici ulteriori e diverse rispetto a quanto indicato dal 2-bis del Dl. n. 18/2021 e per incarichi fino al 31 dicembre 2022.
In particolare, per gli incarichi retribuiti attribuiti ai soli medici titolari di pensione di vecchiaia vale il principio della incumulabilità e si determina la sospensione della pensione.