NUOVE TECNICHE GENOMICHE: L’INNOVAZIONE PER L’AGRICOLTURA

NUOVE TECNICHE GENOMICHE: L’INNOVAZIONE PER L’AGRICOLTURA

NUOVE TECNICHE GENOMICHE: L’INNOVAZIONE PER L’AGRICOLTURA

Sono passati 200 anni dalla nascita di Gregor Mendel, biologo, matematico e abate agostiniano di origine ceca, considerato il precursore della moderna genetica per le sue osservazioni sui caratteri ereditari. Proprio in occasione di questa ricorrenza, l’agricoltura europea chiede di poter avere accesso alle Nuove tecniche genomiche, ovvero quelle tecniche in grado di modificare il materiale genetico di un organismo.

Assosementi, l’Associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, in occasione del 200/mo anniversario della nascita di Mendel, ha sottolineato quanto gli agricoltori italiani abbiano bisogno di innovazione per far fronte alle sfide causate dai cambiamenti climatici. Le Nuove tecniche genomiche, in questo senso, potrebbero rappresentare l’innovazione ideale; infatti, il miglioramento genetico degli ultimi 20 anni ha permesso di aumentare le rese dell’1,16% ogni anno e consentito di utilizzare oltre 21,5 milioni di ettari di terreno a fini agricoli.

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Il presidente di Assosementi, Eugenio Tassinari, ha sottolineato che le Nuove tecniche genomiche permetterebbero di sviluppare in modo rapido e preciso mutazioni analoghe a quelle che avvengono spontaneamente in natura, in modo tale da ottenere varietà più resistenti alle patologie, più produttive e sostenibili. Eugenio Tassinari ha, infine, evidenziato l’urgenza di adattare la normativa così da avere a disposizione gli strumenti per affrontare le sfide dell’agricoltura italiana ed europea, ma che, innanzitutto, una volta ottenute le Nuove tecniche genomiche, bisognerà basarsi sulla valutazione del prodotto finale e non sui metodi utilizzati per ottenerlo.