NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA: APPROVAZIONE DEL CDM

NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA: APPROVAZIONE DEL CDM
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2021, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica.
1. COMMISSIONE EUROPEA
A livello sovranazionale, la Commissione europea ha optato per l’applicazione della cosiddetta general escape clause, al fine di garantire agli Stati membri i un adeguato spazio di manovra nell’ambito del proprio bilancio per il sostenimento delle spese sanitarie necessarie ad affrontare l’emergenza epidemica e delle misure per contrastare gli effetti negativi sul sistema economico degli stati europei, a causa della diffusione del Covid-19.
Nello specifico, l’applicazione della clausola GEC, non sospende l’applicazione del Patto di Stabilità e Crescita, né le procedure del semestre europeo in materia di sorveglianza fiscale, ma consente agli Stati membri di distaccarsi temporaneamente dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine.
2. IN ITALIA
Il Consiglio dei Ministri Italiano ha approvato:
- il Documento di economia e finanza (DEF) 2021, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica,
- la Relazione al Parlamento, da presentare alle Camere ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT).
Nello specifico, il Governo richiede l’autorizzazione al Parlamento al ricorso all’indebitamento:
- per l’anno 2021 di 40 miliardi di euro,
- di circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033, principalmente finalizzati a finanziare spese per investimenti pubblici.
In particolare:
- le risorse aggiuntive a valere sul 2021 saranno utilizzate per un nuovo provvedimento di sostegno all’economia e alle imprese, in particolare per sostenere i lavoratori autonomi e le imprese più colpite dalle restrizioni adottate per contenere il contagio;
- le risorse a valere sul periodo 2022-2033 saranno utilizzate per definire un ulteriore insieme di interventi dedicati essenzialmente agli investimenti complementari al PNRR, che il governo considera essenziali per incentivare la crescita economica dei prossimi anni.
Attenzione: interessante la previsione in base alla quale, seguendo tale programmazione, nel 2021 la crescita del PIL dovrebbe arrivare al 4,5%, mentre nel 2022 dovrebbe crescere del 4,8%.