PATUANELLI: ADEGUARE GLI STRUMENTI DI DIFESA DAL CLIMA

PATUANELLI: ADEGUARE GLI STRUMENTI DI DIFESA DAL CLIMA
Gli eventi atmosferici avversi rappresentano sempre più la regola, quindi bisogna difendersi adeguatamente
Gli eventi climatici estremi si stanno verificando sempre più spesso, quindi, bisogna correre ai ripari adeguando gli strumenti di protezione e prevenzione. Secondo Patuanelli, occorre investire sull’innovazione 4.0 ma anche su altri strumenti resi disponibili dai piani di sviluppo rurale e dalla nuova nuova Pac.
Inoltre, secondo il Ministro, in questo processo di adeguamento sarà essenziale un rafforzamento delle polizze assicurative, facendo leva sulle nuove risorse messe a disposizione della Pac ma anche aprendo una riflessione anche su un eventuale introduzione di una sorta di obbligo assicurativo.
Bisogna partire dal dato che ormai tutte le calamità non possono più essere considerati come eventi estremi ma ricorrenti. « Negli ultimi mesi almeno una problematica con effetti gravi – ha aggiunto il ministro – ha coinvolto in maniera più o meno intensa tutte le regioni d’Italia distruggendo spesso le produzioni agricole. Occorre intervenire per sostenere le imprese ricordando che gli agricoltori non seminano per intascare indennizzi ma per raccogliere ».
Bisognerebbe passare da un sistema di interventi successivi, ad uno di sostegno al reddito rivedendo la legge 102 sul Fondo di solidarietà nazionale che è oggi inadeguato alla realtà ma anche compiendo un salto di qualità sul fronte assicurativo. Va ricordato che:
- attualmente ricorrono alle polizze assicurative circa l’11% degli agricoltori italiani concentrati prevalentemente nelle regioni Settentrionali;
- al Sud ci si è storicamente affidati alla buona sorte e a condizioni meteo in passato molto meno problematiche che al Centro Nord, ma i fenomeni estremi legati ai cambiamenti climatici in anni recenti stanno sempre meno risparmiando anche le regioni del Sud.
Ci sono ampie zone d’Italia nelle quali gli agricoltori sono restii ad assicurarsi e bisogna convincerli dei vantaggi delle polizze; secondo Patuanelli, un’opportunità è il prelievo, dall’1 al 3% degli aiuti diretti introdotto dalla nuova Pac e bisognerebbe stimolare gli agricoltori senza obbligarli.Anche l’ipotesi di un obbligo assicurativo in agricoltura, quindi, è un tema sul quale occorre cominciare a ragionare.