Prezzo dei terreni agricoli: Più affitti e meno vendite

Prezzo dei terreni agricoli: Più affitti e meno vendite

A seguito della crisi causata dalla pandemia, il mercato fondiario riprende la sua crescita. Tuttavia, se gli affitti dei terreni agricoli sembrano essere sempre di più, non si può dire lo stesso in merito alle vendite.

I prezzi dei terreni agricoli, tra pandemia e inflazione, sembrano rimanere stabili. Secondo l’osservatorio del mercato immobiliare, le superfici agricole scambiate sono aumentate del 59% nel 2021 e di un ulteriore 15% nel primo trimestre del 2022. Mentre, per quanto riguarda le compravendite, la crescita è del 30%. Ma il dato sconvolgente riguarda gli affitti che, grazie al business dell’agrivoltaico, interessa il 50% dei terreni nazionali.

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Prezzo dei terreni agricoli in locazione

Secondo gli ultimi dati Istat, sono 5 milioni gli ettari coltivati in Italia da aziende con contratti di locazione (+27% negli ultimi 10 anni). Di conseguenza, diminuiscono le aziende con terreni di proprietà, che registrano un -44%. I prezzi per l’affitto vanno dai 2.500 ai 3.500 euro l’ettaro, con contratti di almeno 20 anni. La zona più costosa d’Italia è sicuramente la Pianura Padana e i terreni agricoli arrivano fino a 4.000 euro l’ettaro all’anno, con una durata di almeno 30 anni.

Prezzo dei terreni agricoli in vendita

Il prezzo per l’acquisto della terra, invece, rimane pressoché invariato. Il costo più alto è di 500 mila euro l’ettaro e si registra nelle aree collinari del Nord-Est, a seguito dei dati positivi raggiunti dalla produzione di Prosecco e Amarone. Ma anche grazie alle serre presenti nella regione Liguria. Mentre, nel resto d’Italia, il prezzo medio si aggira tra i 21 mila e i 15 mila euro l’ettaro.

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