RdC: Corsi e controlli – Gli ultimi dati dal Ministero del Lavoro

RdC: Corsi e controlli – Gli ultimi dati dal Ministero del Lavoro

Il ministero del lavoro rende noto che quasi 200 mila percettori RdC sono stati instradati verso i percorsi di inserimento lavorativo tramite il progetto GOL. Inoltre, la ministra Calderone annuncia un’ulteriore stretta sui controlli.

Arrivano quasi all’unisono la nota di aggiornamento ANPAL sul Programma GOL, dati aggiornati al 31 gennaio 2023, e il comunicato stampa del Ministero del Lavoro. Quest’ultimo evidenzia la parte del progetto che riguarda esclusivamente i dati relativi ai percettori RdC

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Dal 2021 il Programma GOL ha preso in carico 827 mila persone. Di queste, dice il ministero, circa 198 mila sono stati i percettori RdC instradati verso i percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento. Inoltre, hanno individuato e concordato un’attività di formazione per 47 mila percettori. Per fare un confronto, al 31 dicembre 2022, le persone prese in carico dal Programma GOL erano 709 mila. Di queste, il 24% era percettore RdC.

Si tratta di numeri che, dice il ministero, sono destinati a crescere. Soprattutto, grazie alla spinta del governo sulla questione formazione professionale per i percettori di RdC. Per i progetti definiti o in via di definizione dalle regioni, oltre 161 mila beneficiari dei 198 già citati, dovranno iniziare le attività di formazione. Sempre nelle prossime settimane, continua il comunicato, gli interventi si concentreranno maggiormente sui percettori RdC. Successivamente, si estenderanno a tutti gli altri interventi di inclusione lavorativa. Nell’attesa anche dei relativi decreti attuativi non ancora pervenuti.

Controlli RdC più efficaci

Ma non finisce qui: nell’interrogazione al senato del 16 febbraio, la ministra del lavoro Calderone è anche tornata sulla questione dei controlli al RdC. Ha, infatti, ribadito anche i “risultati” dell’operato nel solo mese di gennaio. Quasi 8.000 domande revocate, 15 mila domande decadute e oltre 45 mila domande respinte. 

Insomma, le parole della ministra sembrano confermare quello che aveva già rivelato Vincenzo Caridi, attuale direttore generale INPS, in un’intervista di qualche mese fa. Caridi dichiarava che, a partire da Gennaio 2023, sarebbe stato possibile effettuare quasi tutti i controlli per il Reddito di Cittadinanza in maniera preventiva, oltre che in corso di fruizione. Tutto ciò chiude, a nostro avviso, il quadro delle modifiche al Reddito di Cittadinanza decise dalla legge di bilancio 2022.

Inoltre, la ministra del lavoro ha ribadito nuovamente l’intenzione di rendere i meccanismi di controllo ancora più efficaci. Anche in vista della riforma organica degli strumenti di lotta alla povertà. In altre parole, anche in vista della misura o delle misure che sostituiranno il Reddito di Cittadinanza.

Meccanismo da affiancare all’altro modo di combattere possibili azioni fraudolente, questo previsto nella legge di bilancio 2023. Cioè favorire il più possibile l’ISEE precompilato, così da sostituire le autocertificazioni con i dati che provengono direttamente dalle banche dati delle amministrazioni pubbliche, compresa l’anagrafe nazionale.

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