REDDITO DI CITTADINANZA: TORNA IL LAVORO CONGRUO NELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

REDDITO DI CITTADINANZA: TORNA IL LAVORO CONGRUO NELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

REDDITO DI CITTADINANZA: TORNA IL LAVORO CONGRUO NELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

Dopo errori formali, tagli e rimaneggiamenti, i percettori di Reddito e Pensione di Cittadinanza possono tirare almeno un sospiro di sollievo. Infatti, resta congrua l’unica offerta di lavoro per non perdere RdC dal prossimo anno.

Un’offerta di lavoro può essere definita congrua se rispetta 4 parametri: la coerenza tra competenze richieste e quelle possedute dal lavoratore, la durata dello stato di disoccupazione, la distanza tra casa e luogo di lavoro, la retribuzione. Attenzione, per essere congrua l’offerta di lavoro deve rispettare tutti e 4 i requisiti.

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Un’offerta di lavoro a tempo pieno e indeterminato può essere considerata congrua se arriva da meno di 80 km di distanza da dove si vive, se si è al primo ciclo di fruizione del RdC, cioè non è stato mai fatto un rinnovo. Al contrario, se è stato già effettuato un rinnovo RdC, l’unica offerta a tempo pieno e indeterminato è congrua da dovunque in Italia. Invece, se si tratta di un’offerta di lavoro a tempo determinato oppure part time, può essere definita congrua se arriva entro 80 km dalla propria residenza o comunque se si può raggiungere entro 100 minuti con i mezzi pubblici, a prescindere dal fatto che ci sia stato il rinnovo almeno una volta o no. Attenzione, se parliamo di tempo determinato oppure di lavoro in somministrazione, l’offerta di lavoro deve durare almeno 3 mesi. Se parliamo di un lavoro part time, questo deve coprire almeno il 60% dell’orario a tempo pieno.

Per quanto riguarda la retribuzione, l’offerta di lavoro è congrua se permette di ricevere una retribuzione più alta di almeno il 10% rispetto alla quota RdC massima che spetta a una sola persona compreso l’affitto. Quindi, deve essere più alta del 10% di 780 euro, cioè di 858 euro, da riparametrare sulla base dell’orario proposto. A questo requisito, va aggiunto che la retribuzione non può essere più bassa di quella prevista per i salari minimi dei contratti collettivi nazionali.

Inoltre, nel caso in cui si accetta un’offerta di lavoro collocata oltre i 250 chilometri di distanza, il beneficiario continua a ricevere RdC per i tre mesi successivi come compensazione per le spese di trasferimento, questi tre mesi possono salire a 12 se nel nucleo familiare ci sono minorenni o persone con disabilità. In ultimo, è importate ricordare che i redditi da lavoro stagionale oppure intermittente fino a 3.000 euro non faranno cumulo sulla ricarica, cioè non ne modificheranno l’importo. Invece, se si dovesse superare questo limite, solo la parte di reddito oltre i 3.000 euro farà cumulo con  i redditi per RdC.

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