REDDITO DI LIBERTÀ: UNO SPIRAGLIO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

REDDITO DI LIBERTÀ’: UNO SPIRAGLIO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA
Con circolare 166/2021 l’INPS discorre del “Fondo per il reddito di libertà” per le donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza, riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.; questo testo è stato istituito per favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà; altresì mediante esso si è previsto per l’anno 2020 un incremento di 3 milioni di euro del “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità”, di cui all’articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.
Ma quali i requisiti per potervi accedere?
La misura è destinata a quelle donne, che, con o senza figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia; le richiedenti debbono essere residenti sul territorio italiano, sia esse con cittadinanza italiana o comunitaria sia con cittadinanza extracomunitaria a patto che si possegga regolare permesso di soggiorno; per poter godere del suddetto beneficio, alle cittadine italiane sono equiparate le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria.
La possibile richiedente potrà usufruire di una specifica piattaforma di collegamento con i Comuni italiani che permetterà di formulare l’istanza; saranno inviate dagli sportelli comunali solo ed esclusivamente le istanze debitamente compilate in ogni loro parte e sottoscritte dalle interessate e non l’istanza non conforme allo schema di modello allegato alla circolare oggetto di discussione ovvero incompleta; gli operatori comunali referenti per l’inoltro della istanza potranno richiedere l’esibizione del documento di identità o del titolo di soggiorno, qualora ciò si renda necessario.
Coloro che vi faranno affidamento su tale Reddito di Libertà potranno vedersi accreditare un imposto che a livello mensile non potrà superare le 400 euro pro capite, in un’unica soluzione e per un periodo temporale non superiore a 12 mesi.
Quali sono le modalità di compilazione e presentazione della domanda?
La donna richiedente effettuerà domanda per il beneficio, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, per il tramite del Comune competente per residenza, ricorrendo al modello allegato alla circolare 166/2021; dopodiché l’operatore comunale provvederà al contestuale inoltro della domanda mediante accesso al servizio online, presente sulla piattaforma www.inps.it, alla voce “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”. Il rilascio del servizio, accessibile se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS), sarà comunicato con apposito messaggio dell’Istituto.
Dovranno essere compilati tutti i campi esposti in procedura, compresi i riferimenti relativi alle dichiarazioni necessarie per l’ammissione al beneficio, l’attestazione della condizione di bisogno ordinario o la condizione di bisogno straordinaria e urgente, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del D.P.C.M. del 17 dicembre 2020, rilasciata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale, e la dichiarazione che attesta il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso dalla donna, rilasciata dal legale rappresentante del centro antiviolenza; dovranno essere inserite, inoltre, le modalità di pagamento prescelte, selezionandole dall’apposito menu a tendina in cui è possibile scegliere il pagamento mediante accredito su rapporti di conto dotati di IBAN, area SEPA, intestati alla richiedente e abilitati a ricevere bonifici (conto corrente, libretto di risparmio, carta prepagata); per pagamento su IBAN estero deve essere allegato un documento di identità del beneficiario e il modulo “Identificazione finanziaria Area SEPA”, reperibile sul sito istituzionale dell’INPS, timbrato e firmato da un rappresentante della banca estera oppure corredato di un estratto conto (nel quale siano oscurati i dati contabili) o da una dichiarazione della banca emittente dai quali risultino con evidenza il codice IBAN e i dati identificativi del titolare del conto corrente.
Al momento dell’acquisizione della domanda, il servizio farà dei controlli sulla correttezza formale dei dati inseriti, consentendo, al termine, l’invio e la registrazione sul sistema informativo dell’Istituto, nonché la stampa di una ricevuta di presentazione da consegnare all’interessata; si terrà conto della data di acquisizione dei dati da parte dell’INPS mediante il servizio online, non rilevando quindi, per l’eventuale priorità della domanda, la data di sottoscrizione del modulo cartaceo.
Successivamente, il sistema effettuerà una breve istruttoria automatizzata, al fine di verificare la capienza del budget e la titolarità dello strumento di pagamento indicato in domanda, dando uno dei seguenti esiti: “Accolta in pagamento”; “Non accolta per insufficienza di budget”; “Accolta in attesa di IBAN”.
L’esito dell’istruttoria sarà reso disponibile nella procedura a disposizione dei Comuni, che, all’occorrenza, potranno procedere alla stampa della domanda recante l’esito dell’istruttoria, il quale verrà altresì comunicato all’interessata utilizzando i dati di contatto indicati in domanda.
Infine, le domande non ammesse per insufficienza di budget potranno essere oggetto di accoglimento in un momento successivo, in caso di respingimento di domande già presentate; al 31 dicembre 2021, tutte le domande presentate e non accolte nel corso dell’anno per insufficienza di budget saranno definitivamente scartate.
Un’ottima iniziativa quindi questa che si presenta per quante vittime di violenza, in virtù di una generale volontà di dar loro modo e possibilità di rialzarsi da una parentesi della vita che tanto le ha segnate, per far capire loro che se si vuole, quando aiutate, l’alternativa c’è.