RIMBORSI FISCALI: I DATI

RIMBORSI FISCALI: I DATI

RIMBORSI FISCALI: I DATI

Nel dato totale, quasi 57miliardi di euro, non sono ricompresi né i contributi a fondo perduto né i sostegni, anch’essi gestiti, lavorati ed erogati dalle Entrate.

Il contribuente che ha versato imposte in misura maggiore a quelle effettivamente dovute ha diritto a essere rimborsato. 

A seconda dei casi, i rimborsi possono essere richiesti:

  • sia con la dichiarazione dei redditi,
  • sia con un’apposita istanza. 

Nello specifico:

  • chi utilizza il modello 730 può ottenere il rimborso Irpef direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. 

La somma sarà accreditata nella busta paga o nella rata di pensione a partire, rispettivamente, da luglio e agosto:

  • i lavoratori dipendenti privi di un sostituto d’imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio riceveranno invece il rimborso direttamente dall’Agenzia. 

Quando dalla dichiarazione dei redditi risulta un credito e nella compilazione il contribuente ha indicato di voler avere il rimborso, in alternativa potrebbe optare per il riporto del credito all’anno successivo o la compensazione del credito con altri tributi da versare, eseguiti i normali controlli, l’Agenzia rimborsa la somma spettante

Dai rimborsi da imposte dirette o indirette per le quali si sono versate somme in eccesso rispetto al dovuto, fino ai rimborsi Irpef da 730 e/o Redditi, e comunque inclusi anche gli eventuali interessi maturati da parte dei contribuenti in attesa del rimborso spettante e, in alcuni casi, anche la restituzione delle eventuali sanzioni pagate ma che in realtà non andavano versate, la tipologia dei rimborsi lavorati dall’Amministrazione finanziaria è oramai ampia e variegata. Sfiora i 57 miliardi di euro il flusso di rimborsi fiscali lavorati dalle Entrate nel 2020. In testa, i rimborsi Iva in conto fiscale, 29,4 miliardi di euro e, a seguire, 20,5 miliardi di euro di rimborsi da imposte dirette anch’esse in conto fiscale. 

L’erogazione dei rimborsi di competenza dell’Agenzia delle entrate, a seguito del riconoscimento degli stessi, avviene principalmente mediante bonifico su conto corrente bancario o postale. A tal fine, il beneficiario deve comunicare all’Agenzia le coordinate del conto corrente, bancario o postale (Iban), nonché le relative variazioni, che saranno utilizzate per tutti i rimborsi da pagare al beneficiario medesimo. Solo in caso di mancata comunicazione delle coordinate bancarie o postali, l’erogazione dei rimborsi alle persone fisiche avviene tramite titoli di credito a copertura garantita (assegni vidimati) emessi da Poste Italiane.

I contribuenti che intendono ottenere l’accredito dei rimborsi fiscali sul proprio conto corrente bancario o postale possono farne richiesta in qualsiasi momento, tramite la specifica applicazione che consente la compilazione e l’invio dei dati via web (accedendo all’area riservata del sito internet dell’Agenzia e seguendo, dopo l’autenticazione, il percorso Servizi per – Richiedere – Accredito rimborso e altre somme su c/c). Questa modalità di pagamento consente di velocizzare l’erogazione dei rimborsi ed evitare inconvenienti.

L’accredito dei rimborsi sul c/c può essere richiesto anche compilando l’apposito modello, disponibile sul sito dell’Agenzia, seguendo il percorso Home – Cittadini – Pagamenti e Rimborsi – Rimborsi – Accredito rimborsi su conto corrente – Modello e istruzioni.