SOSTEGNI TER: CHI BENEFICERÀ DEI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

SOSTEGNI TER: CHI BENEFICERÀ DEI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Il nuovo pacchetto di ristori è messo in campo dal decreto Sostegni ter, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 gennaio, con la platea dei beneficiari comprensiva delle imprese del commercio al dettaglio, dei bar, dei ristoranti, delle imprese di catering, delle imprese organizzatrici di feste e cerimonie, dei gestori di piscine.

La quota più consistente, di circa 200 milioni di euro, stante la bozza circolata – è data al commercio al dettaglio, alle imprese che svolgono in via prevalente, attività di commercio al dettaglio identificate con i seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007:

– 47.19 “Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati”;

– 47.30 “Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione”;

– 47.43 “Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati”;

– 47.5 “Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati”;

– 47.6 “Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati”;

– 47.71 “Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati”;

– 47.72 “Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati;

– 47.75 “Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale;

– 47.76 “Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”;

– 47.77 “Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria;

– 47.78 “Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati”;

– 47.79 “Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato”;

– 47.82 “Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie”;

– 47.89 “Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria”;

– 47.99 “Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati”.

Per accedere al contributo, le imprese devono:

– presentare un ammontare ricavi del 2019 non superiore a 2 milioni di euro;

– aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

– avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese per una delle attività sopra indicate;

– non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;

– non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;

– non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, c. 2, lett. d), D.Lgs. n. 231/2001.

L’entità del contributo spettante sarà data dalla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta, una delle seguenti percentuali:

– 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 400.000 euro;

– 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 400.000 euro e fino a un milione di euro;

– 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a un milione di euro e fino a 2 milioni di euro.

Al fine di ottenere il contributo, le imprese devono presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza al Ministero dello sviluppo economico.

I termini e modalità per l’invio delle domande saranno definite dal Ministero con apposito provvedimento, con il quale saranno fornite, altresì, le occorrenti indicazioni operative in merito alle modalità di concessione ed erogazione degli aiuti e ogni altro elemento necessario all’attuazione della misura.

Qualora la dotazione finanziaria stanziata non sia sufficiente a soddisfare la richiesta di agevolazione riferita a tutte le istanze ammissibili, successivamente al termine ultimo di presentazione delle stesse, il Ministero dello sviluppo economico provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse finanziare disponibili e del numero di istanze ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.

Ulteriori 40 milioni di euro sono destinati alle imprese che svolgono attività classificate con i seguenti codici ATECO:

– 96.09.05 “Organizzazione di feste e cerimonie”;

– 56.10 “Ristoranti e attività di ristorazione mobile”;

– 56.21 “Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)”;

– 56.30 “Bar e altri esercizi simili senza cucina”;

– 93.11.2 “Gestione di piscine”.

Per ottenere il contributo, le imprese devono:

– avere subito nell’anno 2021 una riduzione del fatturato non inferiore al 40% per cento rispetto al fatturato del 2019. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020, la riduzione del fatturato, nella medesima misura, è rapportata al periodo di attività del 2020 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel detto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2021;

– aver registrato, nel periodo d’imposta 2021, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30% (percentuale definita con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 12 novembre 2021 relativo al contributo a fondo perduto perequativo, adottato ai sensi dell’art. 1, c. 19, D.L. n. 73/2021).

Per il mondo sportivo sono riservati 20 milioni di euro.

Le risorse andranno a ristoro di tutte quelle spese sanitarie di sanificazione e prevenzione e per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da COVID-19; esse potranno essere parzialmente destinate all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche maggiormente colpite dalle restrizioni, con specifico riferimento alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi. Una quota delle risorse, fino a 30 milioni di euro, è riservata alle società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.

Le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione, nonché le procedure di controllo, da effettuarsi anche a campione saranno definiti con decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport.

Arrivano nuove risorse anche per il settore della cultura, ove si parla del Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo ex art. 89, c. 1, del D.L. n. 18/2020, di cui 50 milioni per la parte corrente e 25 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.

Si erogheranno 30 milioni di euro a favore del Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali ex art. 183, c. 2, D.L. n. 34/2020, rivolto al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d’autore, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

Il Fondo è altresì per il ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli e mostre.

Vi sono poi ulteriori 30 milioni di euro a favore delle attività che alla data di entrata in vigore del decreto risultano chiuse in conseguenza delle misure di prevenzione adottate ai sensi dell’art. 6 c. 2, D.L. n. 221/2021, quali sale da ballo, discoteche e locali assimilati.

 Vengono poi destinati 20 milioni di euro, per l’anno 2022, ad interventi in favore dei:

– parchi tematici;

– acquari;

– parchi geologici;

– giardini zoologici.

Il riparto del fondo fra le Regioni e le Province autonome sarà fatto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

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