Cedolino della pensione di marzo 2023: Arrivano aumenti e arretrati, ma non per tutti

È finalmente disponibile il cedolino delle pensioni di marzo 2023, su cui alcuni pensionati, non tutti, potranno verificare l’applicazione della perequazione. Novità anche per l’Assegno Unico e Universale.
Prenderà il via dal 1° marzo il pagamento delle pensioni del prossimo mese. Tuttavia, dal 20 febbraio, è possibile controllare quanto si riceverà effettivamente, tramite il cedolino della pensione. Questo è anche il cedolino su cui, secondo quanto detto da INPS, avrebbero dovuto trovare l’aumento legato al costo della vita anche i pensionati che ricevono complessivamente oltre 2.100 euro lordi con annessi anche gli arretrati per gennaio e febbraio. Mentre, per i pensionati che hanno un importo di pensione complessivamente inferiore a 2.100 euro, la rivalutazione al 7,3% pieno dovrebbe essere stata già applicata dal mese di gennaio 2023.
Cedolino delle pensioni: La rivalutazione del 7,3%
È importante ricordare che la rivalutazione del 7,3%, riparametrata secondo i vari scaglioni, si applica sul lordo della pensione. Oppure, in proporzione, sul lordo di ogni singola pensione. Perciò, per controllare se e in che modo è applicata, l’unica soluzione è controllare il proprio cedolino della pensione partendo dal lordo. Questo perché poi, sul lordo, si applicano le trattenute fiscali, le addizionali regionali e comunali e così via, che possono cambiare da persona a persona. Per coloro che hanno poca dimestichezza con il sito INPS, potrebbe essere un’utile soluzione utilizzare la delega digitale.
Bonus 150 euro
Passiamo al bonus 150 euro del decreto aiuti ter per le altre categorie. Ad esempio, i disoccupati in NASpI a novembre, gli agricoli con disoccupazione agricola dello scorso anno e così via. Stanno iniziando i pagamenti, ma non sono ancora disposti per tutti. Nuove date continuano ad arrivare anche per i primi giorni del mese di marzo.
Assegno Unico e Universale
Stesso discorso per quanto riguarda l’Assegno Unico e Universale a domanda di febbraio. Infatti, dopo il ritardo iniziale per l’aggiornamento degli importi, già dalla scorsa settimana sono iniziate ad arrivare le disposizioni di pagamento della rata. Ma attenzione, perché il pagamento non è ancora completato. Stanno continuando a comparire, infatti, nuove disposizioni di pagamento che si protraggono anche per i primi giorni del mese di marzo. Ad ogni modo, molti beneficiari dell’Assegno Unico hanno potuto constatare l’adeguamento dell’importo all’inflazione. In pratica, un aumento di circa l’8,1%, mentre si attende il conguaglio dello stesso aumento relativo a gennaio.
Questi adeguamenti non riguardano solo gli importi, ma anche tutte le maggiorazioni e le varie fasce ISEE. A tal proposito, dovrebbe essere in arrivo una circolare INPS di riferimento con tutte le somme aggiornate.