REDDITO DI CITTADINANZA: LE MODIFICHE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

REDDITO DI CITTADINANZA: LE MODIFICHE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

REDDITO DI CITTADINANZA: LE MODIFICHE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

Dal 2023 il reddito di cittadinanza non sarà più lo stesso. La legge di bilancio del prossimo anno anticipa, in parte, quelle che saranno le modifiche definitive: tra affitto, offerte di lavoro e formazione obbligatoria. Ma ci sono ancora alcuni temi da chiarire.

Sebbene la legge di bilancio 2023 conterrà alcuni emendamenti di modifica alla disciplina RdC, Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha dichiarato che a gennaio verrà emanato un decreto per chiarire ogni singolo aspetto di queste modifiche. Quindi per avere tutti i dettagli bisognerà necessariamente aspettare ancora qualche settimana.

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Per il momento è noto che per i lavoratori cosiddetti “occupabili”, il Reddito di Cittadinanza sarà pagato nell’arco del 2023 per 7 mensilità. Gli altri beneficiari, cioè quelli che hanno all’interno del loro nucleo familiare minori, over 60 o persone con disabilità, continueranno a riceverlo fino a fine 2023, quando, secondo i piani del governo, RdC sarà completamente sostituito da un’altra misura. Successivamente, è stato confermato l’obbligo di frequenza dei corsi di formazione o riqualificazione professionale per almeno sei mesi, mentre per i beneficiari RdC tra i 18 e i 29 anni, sarà imposta la ripresa della scuola dell’obbligo, qualora questa non fosse stata completata.

Per quanto riguarda, invece, la quota dell’assegno destinata all’affitto, la cosiddetta quota B, dal prossimo anno sarà pagata da INPS direttamente ai proprietari e non ai beneficiari, portando a un potenziale abbassamento della ricarica. Ancora non si sa quali saranno questi requisiti e per scoprirli bisognerà attendere il già citato decreto di gennaio, che servirà a chiarire ogni punto.

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