DECRETO LAVORO E IMPRESE: CREDITO D’IMPOSTA POS

DECRETO LAVORO E IMPRESE: CREDITO D’IMPOSTA POS

Con il decreto legge n. 99/2021, il Governo ha adottato una serie di misure in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese

Tra le importanti novità introdotte dal nuovo decreto, è prevista un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici.


Il nuovo Dl 99/2021 va a rafforzare le disposizioni finalizzate a favorire il ricorso alla diffusione e all’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, come ad esempio Pos o strumenti software; questa misura si aggiunge a quella prevista Dl 124/2019, che prevede un’agevolazione sulle commissioni addebitate per le transazioni elettroniche effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate.


Nello specifico, il credito d’imposta è una misura riconosciuta agli esercenti attività di impresa, arte o professioni che operano nei confronti di consumatori finali, e che, nel periodo di tempo compreso tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti di pagamento elettronico, compresi i pagamenti con carta di debito e di credito


Attenzione: il credito di imposta è parametrato al costo di acquisto, noleggio o utilizzo sostenuto dall’esercente oltre alle eventuali spese di convenzionamento o di collegamento per il funzionamento degli stessi.


Il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa di 160 euro per singolo esercente, nella misura del:

  1. 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200mila euro
  2. 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200mila e fino a 1 milione di euro
  3. 10% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione e fino a 5 milioni di euro.


Inoltre, gli esercenti che, nel corso del 2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico, che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri, spetta un credito d’imposta nel limite massimo di spesa per singolo soggetto pari a 320 euro, da calcolare nella misura del:

  1. 100% per gli esercenti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200mila euro
  2. 70% per coloro i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200mila e fino a 1 milione di euro
  3. 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione e fino a 5 milioni di euro.


Attenzione: i crediti d’imposta sono utilizzabili, successivamente al sostenimento della spesa, esclusivamente in compensazione con altre imposte e devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo. Gli sconti non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.