DECRETO SOSTEGNI: NOVITÀ SU REM, RDC E AMMORTIZZATORI SOCIALI

DECRETO SOSTEGNI: NOVITÀ SU REM, RDC E AMMORTIZZATORI SOCIALI
Il Governo sta studiando una disposizione per permettere ai percettori del Rdc di lavorare temporaneamente, sospendendo il beneficio, senza subire la perdita o la riduzione dell’assegno. Inoltre, ci sono novità nel decreto Sostegni su Rem e ammortizzatori sociali.
Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando fa sapere che, non appena si verificherà una stabilizzazione dei primi tre filoni riguardanti riforma degli ammortizzatori, politiche attive e vaccinazioni sui luoghi di lavoro, il Governo aprirà tre nuovi tavoli su:
- smart working,
- occupazione femminile e parità salariale,
- lavoratori delle piattaforme digitali.
Il Ministro rende noto che il primo intervento da affrontare è una riforma degli ammortizzatori sociali, che possa semplificare e universalizzare le misure.
A questo fine è stato aperto un confronto con le parti sociali, in cui è stato specificato che è necessario semplificare le procedure di erogazione, anche sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Per contrastare l’impoverimento di fasce del ceto medio, si sta lavorando ad un robusto pacchetto di misure a favore di imprese, lavoratori e famiglie, che conterrà anche un rafforzamento del reddito di emergenza mediante l’innalzamento della soglia massima dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in affitto, e la garanzia dell’accesso al beneficio anche ai disoccupati che hanno terminato, tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, la Naspi o la Dis-coll e non godono di altri strumenti di sostegno al reddito.
La platea dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, invece, è cresciuta costantemente nei mesi dell’emergenza sanitaria fino a coinvolgere un milione e mezzo di nuclei familiari.
Quindi, per quanto riguarda proprio le modifiche al RDC, Orlando ha annunciato che è allo studio una disposizione per permettere ai percettori di reddito di cittadinanza di lavorare temporaneamente sospendendo il beneficio del RdC senza subire la perdita o la riduzione dell’assegno; in tali casi, l’assegno riprenderà a decorrere in via automatica al termine dell’attività lavorativa.