CONTRIBUTI PREVIDENZIALI: NON SONO PREVISTE DEROGHE

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI: NON SONO PREVISTE DEROGHE
Non è riconosciuta alcuna deroga all’ordinaria obbligatorietà del versamento dei contributi previdenziali per i soggetti tenuti a tali adempimenti.
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 19241 del 15 settembre 2020, ha ribadito che la previdenza si fonda sul principio di solidarietà.
Tra prestazioni erogate e contributi versati, per i giudici, non esiste un nesso di reciproca giustificazione causale, specie se si considera che l’apporto contributivo delle varie categorie di lavoratori è sempre accompagnato da un intervento finanziario dello Stato.
Proprio il ruolo giocato dalla solidarietà generale fa sì che l’obbligazione contributiva posta a carico del datore di lavoro possa persistere anche quando l’ente previdenziale, per tutti o alcuni dei dipendenti, non sia tenuto a erogare determinate prestazioni.
Ad affermare la natura sostanzialmente impositiva e non fondata su una stretta corrispettività della contribuzione pubblica era già intervenuta, diversi anni fa, la pronuncia 10232/2003, della Corte di Cassazione a sezioni unite. Con essa, infatti, era stato già dettato il principio di carattere generale in forza del quale tra obbligo contributivo e prestazioni alla stessa sottese non sussisterebbe alcuna logica di stretta correlazione..